mercoledì 15 giugno 2011

127 Hours



 



Valutazione:




L'altra sera al ritorno dalla fumetteria ho sfogliato la rivista anteprima e ho visto che a breve sarebbe uscito il dvd (e forse anche il blu ray) di 127 Hours film del 2010, tratto dalla storia vera di Aron Ralston, alpinista statunitense il cui braccio restò bloccato tra una roccia crollata e la parete della montagna sulla quale stava facendo un'escursione.

L'ho recuperato e l'ho guardato... beh che dire, questa storia è incredibilmente angosciante, almeno per me, ma proprio nella sua crudezza si nasconde la bellezza effettiva del film. Sono rimasto col fiato in gola mentre passavano i minuti e sullo schermo vedevo il protagonista che si aggrappava alla vita con una volontà ferrea. Col passare dei giorni Aron perdeva pian piano la ragione e davanti ai suoi occhi, tra allucinazioni e stanchezza passavano tutte le sue esperienze, i suoi amici, i momenti passati con la famiglia da adolescente, gli attimi trascorsi con le due ragazze conosciute poche ore prima (della sua prigionia) proprio sui sentieri della stessa montagna.

Non ho guardato (ma ho ascoltato) i penultimi attimi del film, per una ragione che probabilmente molti intuiranno se hanno visto il film o se lo guarderanno. Molto belle le similitudini che Aron fa durante la sua prigionia, per esempio quella di attendere sempre ogni giorno il corvo che vola sulla sua testa. Bella anche la scena dello spiraglio di sole che ogni giorno passava regolarmente per la fenditura, regalando a Aron quel calore che ormai lo aveva abbandonato.

Impressionante, veramente, non so se nella sua situazione avrei resistito così a lungo. Molto probabilmente mi sarei abbandonato alla morte per trovare subito sollievo, ma come ho detto è incredibile lo spirito di sopravvivenza degli esseri umani, raramente ci lasciamo andare nelle braccia della morte senza prima aver lottato strenuamente.

2 commenti:

  1. Questo film lo devo ancora vedere, anche perché al cinema l'hanno tenuto per pochissimo tempo, SIGH. James Franco mi piace molto: nonostante la giovane età è davvero un ottimo attore. Anche Danny Boyle è un regista in gamba (e coraggioso, per aver fatto un film del genere dopo il successone di The Millionare). 

    Y.

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  2. Fammi indovinare...Yue? XP.
    Bando agli scherzi, hai perfettamente ragione James Franco è veramente molto bravo, la parte era molto sentita ed è stata resa con grande naturalezza e umanità. Penso fosse la cosa più importate nel film ovvero la capacità dell'attore di suscitare come in me sensazioni di angoscia e di far sembrare il periodo di prigionia e sofferenza reale. 

    Alex 

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