mercoledì 19 settembre 2012

Recensione: Ooku di Fumi Yoshinaga

Ooku, Le stanze proibite è un manga di Fumi Yoshinaga (Antique Bakery, Kinou Nani Tabeta?) iniziato in patria nel 2005 e tutt'ora in corso con 7 volumi pubblicati. In Italia è pubblicato da Planet Manga e il primo volume verrà pubblicato il prossimo 20 settembre. Il costo di ogni albo e di 7,50€. Ooku vanta numerosi riconoscimenti e alcuni adattamenti tra i quali ricordiamo: premio speciale al Sense of Gender Awards del 2005, Excellence Award nella sezione manga durante il Japan Media Arts Festival del 2006, vincitore del Gran Premio all’Osamu Tezuka Cultural Prize del 2009 e infine insignito del primo premio ai Tiptree Award del 2010. Oltre a essere serializzato in Giappone da Hakusensha, il manga viene pubblicato in America da Viz Media e in Taiwan da Sharp Point Press. In Francia l'editore è Kana.
Nel 2010 è stato realizzato un adattamento cinematografico dell’opera a cura dal regista Fuminori Kaneko, che ricopre l’arco di eventi dal secondo al quinto volume (il ciclo di Mizuno). Fonte di queste informazioni - Shoujo Manga Outline.



L'edizione Planet Manga
Prima di procedere con le mie considerazioni personali vorrei spendere qualche parola per parlare dell'edizione italiana del manga. La Panini ci propone un volume formato 13x18 brossurato la cui cover rigida è abbellita con un'illustrazione in bianco e nero spruzzata d'oro di Yunoshin (Mizuno) il protagonista dei primi capitoli di questo volume. Abbiamo poi una sovracoperta in cartoncino stampata a colori e dall'effetto ruvido che ricopre l'albo. Appena aperto il volume troviamo 4 pagine a colori (totale 6 facciate, poiché due in nero) stampate su carta fotografica semi lucida dal medio spessore. Le pagine del maga sono di un bianco pulito e l'inchiostro nero è ben compatto. L'unica pecca che potrei ostentare è la lievissima trasparenza della carta sulla quale si può, a mio parere, sorvolare. Per quanto riguarda la grafica di copertina l'editore italiano ha mantenuto praticamente il layout di quella giapponese conservando perfino gli ideogrammi della parola Ooku.


Passando alla recensione vera e propria del volume, la Yoshinaga ci propone una storia di carattere propriamente incentrato nell'ambito storico del Giappone feudale e in particolare nel periodo Edo, aggiungendo elementi del tutto dettati dalla sua immaginazione. La storia si apre con la presentazione di uno strano morbo che a seguito di un episodio del tutto particolare comincia a diffondersi tra la popolazione e a causare col tempo la morte prematura degli individui maschi. Le femmine passate in maggioranza diventano la forza motrice del paese e si impegnano per preservare i maschi sopravvissuti in particolare per il loro seme, essenziale per il ripopolamento. A seguito degli eventi le donne diventano anche le dominatrici del paese, ed è qui che l'autrice subentra trasformando tutti i grandi imperatori maschi della storia in femmine, proponendo una interessante versione dei fatti. Il ruolo degli uomini viene dunque riproposto nel contesto dell'Ooku, una sorta di appartamento interno del palazzo imperale dove i maschi più belli, aitanti e socialmente altolocati vengono per così dire "conservati" per essere a completa disposizione di sua signoria, e questo può comprendere ovviamente piaceri squisitamente sessuali. Tuttavia le regole che governano l'Ooku sono incredibilmente ferree e irremovibili, agli uomini è assolutamente proibito uscire dagli appartamenti, così come alle donne ad esclusione dell'imperatrice è permesso entrare, inoltre qualsiasi cosa avvenga o venga detta all'interno dell'Ooku deve rimanere al suo interno nella massima segretezza. Dunque col tempo gli uomini dell'Ooku finiscono per interpretare il ruolo che nella realtà era adibito alle concubine dell'imperatore, creando un circolo di pettegolezzi, gelosie, amori e spirito di supremazia.


Lo stile dalla Yoshinaga è molto particolare a cominciare dal suo tratto piuttosto essenziale se visto nel singolo ma decisamente elegante e suggestivo nel complesso. Le atmosfere del passato sono riprodotte con grande minuzia, i dialoghi tra i personaggi si svolgono nella maggior parte nella compostezza della postura e negli usi dell'epoca come conversare davanti a una tazza di tè. Il ritmo della narrazione sa spaziare tra la quiete e l'incalzante novità ed è incredibile come a volte il tempo che intercorre tra l'una e l'altra sia solo questione di qualche vignetta, inoltre le scene ironiche sono proposte con particolare compostezza e non rovinano mai l'atmosfera fin li creata. La particolare interpretazione degli avvenimenti storici da parte dell'autrice rende il tutto molto intrigante, piacevolmente insolito, proponendo una nuova prospettiva dalla quale vedere le cose.

2 commenti:

  1. non vedo l'ora di poterlo leggere *_*

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  2. Spero che tu possa recuperarlo il prima possibile ^^. E' un titolo veramente alternativo e decisamente non scontato. Sicuramente riserverà delle piacevoli sorprese.

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