domenica 3 novembre 2013

Recensione "Ofelia" di Giulio Macaione

Ecco qui la prima recensione post Lucca Comics di un volume a me molto caro per cui non ho resistito e l'ho letto subito tutto d'un fiato riassaporando ogni capitolo che negli anni ho imparato ad amare. Sto parlando di Ofelia di Giulio Macaione. Per coloro che ancora non conoscono quest'opera dovete sapere che Ofelia nasce come webcomic, è stato pubblicato in 12 episodi sul sito Renstudio dal marzo del 2011 al settembre del 2013. Fin da subito si è guadagnata l'amore e l'attenzione di moltissimi lettori e in occasione del Lucca Comics & Games 2013 l'intera storia è stata raccolta in un volume cartaceo pubblicato dall'editore Comma 22 come la supervisione dello staff di Renbooks.


Ofelia è una ragazza di 23 anni con una chioma di capelli praticamente indomabile di un rosso talmente intenso da sembrare quasi fucsia. Vive nella vecchia casa della nonna materna in compagnia del cugino Gaspare e del suo compagno Andrea, frequenta l'accademia di belle arti nella sua città e ha una grande passione per la pittura. Da qualche anno ha anche una relazione con Oscar un ragazzo conosciuto allo stesso corso, che suona in una band indie-rock locale chiamata i "Fuochi Fatui".




All'apparenza sembrerebbe una normalissima liceale con una vita ordinaria se non fosse per qualche sua particolare "stranezza". Ofelia infatti non solo riesce a parlare con la sua ombra ma ha anche delle vere e proprie conversazioni con il suo gatto Camaleonte così chiamato per la sua capacità di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Queste particolari capacità spingono Ofelia a rifugiarsi la maggior parte delle volte in un modo tutto suo dove gli altri fanno fatica ad entrare. Già da piccola era una bambina molto solitaria e le piaceva stare in compagnia dei suoi amici immaginari o della nonna una figura molto importante per lei, una donna dall'animo gentile e generoso autrice di libri per ragazzi che la sosteneva in tutto quello che faceva ma soprattutto che comprendeva lei e la sua fantasia. Ora però che Ofelia sta crescendo si rende conto di quanto può essere difficile diventare adulta e fare i conti con la realtà. Il suo rapporto con Oscar è molto buono ma il ragazzo di per suo dotato di un carattere abbastanza difficile fa fatica a comprendere appieno la ragazza e molte volte si chiede se il loro rapporto non sia solamente unilaterale. A complicare le cose è l'arrivo di Jake uno studente giunto in Italia dall'Inghilterra per realizzare la sua tesi e che vivrà nella stessa casa di Ofelia come ospite per qualche tempo. Jake è un ragazzo abbastanza misterioso e dimostra subito un grande interesse per la porta di una stanza nella casa di Ofelia sulla quale c'è il disegno di una piccola medusa con le ali. Quella porta conduce allo studio della nonna di Ofelia ma dalla sua scomparsa è sempre rimasta chiusa e nessuno sa dove sia la chiave e soprattutto che cosa si celi al suo interno.


L'opera di Giulio è una una splendida favola di crescita e di accettazione. Durante tutto il racconto Ofelia vive tutta una serie di eventi che la mettono di fronte alla consapevolezza che la sua vita sta cambiando, terminata la scuola dovrà decidere come costruire il suo futuro e se Oscar farà parte di esso dovrà sviluppare con lui un rapporto basato sulla reciproca fiducia. Quindi crescere significa rinunciare alla propria fantasia? è giusto costringere il nostro pensiero all'interno di una gabbia fatta di regole e convenzioni che ci spingono a comportarci come gli altri vorrebbero che noi facessimo, per adeguarci alla massa, per non sentirci diversi? Ofelia che durante la sua adolescenza ha creato un mondo tutto suo, sviluppatosi sulla base delle idee che lei stessa ha pensato, un luogo dove rifugiarsi nei momenti di sconforto o quando la vita non le sorride può veramente accettare di vederselo dissipare davanti ai suoi occhi? Lei stessa si considera strana e fuori dall'ordinario ma in relazione con il suo rapporto con Oscar e con gli altri vede questa sua caratteristica come qualcosa che l'allontana sempre di più da loro, ma forse deve solo imparare a vedere le cose sotto una prospettiva diversa, non deve cambiare se stessa ma imparare ad apprezzare le sue doti a considerare la sua diversità come qualcosa di positivo, qualcosa che la rende speciale e meritevole di essere amata dagli altri. L'abilità di narratore di Giulio sta proprio nel rendere una storia dalle atmosfere così magiche incredibilmente contemporanea e sentita. Si crea una grande empatia con la protagonista, tanto da spingerci a pensare se durante la nostra vista non ci siamo sentiti almeno una volta nella stessa condizione di Ofelia, così carichi di incertezze, così bisognosi di uno spazio tutto nostro. Ogni personaggio nel racconto svolge un ruolo importante nella crescita del personaggio di Ofelia, Gaspare e Andrea sono il presente coloro che già la amano per quello che è che continueranno a farlo, Oscar è il futuro, l'amore che col tempo e dopo tante incomprensioni ha imparato ad accettarla e che non potrà fare altro che aumentare sempre di più e Jake è la riscoperta del passato, di un esperienza identica alla sua vissuta da una persona molto importante per lei che fin dall'inizio ha imparato ad apprezzarla per quello che era. L'ombra stessa di Ofelia svolge il ruolo di specchio della sua coscienza, di quello che lei non riesce ad esprimere ma che pensa mentre il gatto Camaleonte è colui che possiamo dire segnerà il passaggio della ragazza dal nascondersi allo scoprirsi alla vita. Personalmente ho molto apprezzato anche la figura carismatica del Cupido Punk una splendida rappresentazione dell'emissario dell'amore in una veste da duro ma dal cuore tenero. Non mancano poi elementi che rimandano alla vita dell'autore e alle sue passioni come l'accenno ai Garbage e al logo della Renbooks. Deliziose infine le pagine finali del volume realizzate appositamente per l'edizione cartacea, qualcosa che rende ancora più personale e speciale quest'opera.



Parlando dei disegni posso dire che l'occhio viene ampiamente appagato, in questo volume Giulio ha dato il meglio di se e per chi come me ha seguito Ofelia dal primo capitolo potrà notare un miglioramento progressivo nel tratto dell'autore. Con il proseguire dei capitoli il segno si fa sempre più sicuro e allo stesso tempo delicato lasciando trasparire una grande attenzione per i particolari. I personaggi inoltre sono ricchi di carattere e ognuno di loro è ben delineato. Il colore è applicato e lavorato a computer con Photoshop e mostra una sapiente abilità dell'autore con la computer grafica. Abbiamo tinte molto forti e vivaci che si sposano bene con il gusto frizzante del racconto e un discreto uso di pattern. Nel complesso risulta visivamente splendido da guardare e volte ci si può soffermare parecchio sulla stessa tavola intenti ad osservarne tutti gli elementi.


Vorrei spendere poi qualche parola sull'edizione veramente molto bella, il volume si presenta brossurato in formato 17x24 cm, è rilegato a filo e stampato su carta fotografica semi-lucida di una buona grammatura. Il prezzo di 17€ lo trovo onesto per un volume di 192 pagine interamente a colori.


Consiglio con quante più parole possibili e se non bastano anche col pensiero l'acquisto di questo volume. Una lettura fresca e contemporanea in cui si sente forte la passione che l'autore gli ha dedicato. Un volume in cui io mi sono sentito molto in sintonia per motivi personali ma che penso chiunque potrà apprezzare ed amare. Sosteniamo il fumetto italiano, sosteniamo la fantasia e la creatività, sosteniamo una storia di crescita e maturazione senza dimenticare quello che ci rende speciali.

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